martedì 5 luglio 2011

Rossi-Ducati: quali soluzioni?



Rossi-Ducati: doveva essere il matrimonio del secolo. Si trasformerà nella "guerra dei Roses"?
Molto probabilmente no, ma è indubbio che l'alchimia non funziona. La moto è come la la ragazza, se non trovi il feeling, c'è ben poco da fare.
E, in uno sport in cui le sensazioni sono tutto o quasi, la degna conseguenza è vedere un Valentino Rossi, sindaco del Mugello, beccarsi 26 secondi sotto il traguardo.
No, non ci siamo, perchè il GP d'Italia doveva essere il momento di svolta, quello in cui ci sarebbe stata la rivincita verso i detrattori.



E invece, ancora una volta, la coppia è scoppiata. Rossi-Ducati non funziona. Ma, come in tutti i matrimoni cosa è meglio fare? Chiudere così e capire che non ce n'è, adattarsi oppure cercare di risolvere i problemi di fondo? Che scenari si prospetterebbero?

1) Rossi-Ducati: divorzio nel 2012
L'ipotesi non sembra percorribile. Perchè? Perchè significherebbe aver buttato soldi, investimenti sportivi e pubblicitari e, sopratutto, perchè Valentino Rossi non è tipo da mollare la presa facilmente. Ducati è una sfida incredibilmente difficile quanto affascinante. Inoltre, dove potrebbe andare il Dottore?
- Yamaha? Impossibile con Jorge Lorenzo e, sopratutto, Lin Jarvis a capo
- Honda? Fantamercato, visto come se ne andò in Yamaha nel 2004

2) Adattarsi alla Desmosedici
La seconda soluzione è quella di adattarsi. GIà, facile a dirsi con stuole di motociclisti da bar pronti a senteziare la senilità di Rossi perchè "non si adatta" alla Ducati. Ora, facciamo un passo indietro per guardare chi ha corso (e deluso) con la Desmosedici: Loris Capirossi, Casey Stoner, Alex Barros, Sylvain Guintoli, Niccolò Canepa, Alex Hoffman, Marco Melandri, Nicky Hayden. Ho preso volutamente solo i piloti che hanno corso con la 800 di Borgo Panigale. Di questi solo Barros, Hayden, Stoner e Capirossi hanno collezionato podi. E c'è da aggiungere che Barros e Capirossi l'hanno fatto nel 2007, Anno Domini Ducati.
Adattarsi non è semplice. Perchè la Desmosedici 800 non fà sentire l'anteriore. E - signori miei - non ce n'è. Quando non "sente" l'anteriore, il pilota non spinge, perchè non trova il limite: non lo sente appunto. A meno che tu non ti chiami Casey Stoner (ma anche su lui apriremo un post).


3) Risolvere i problemi di fondo.
Questa sembrerebbe l'unica strada percorribile. E con la GP11.1 - checchè ne dicano facili detrattori, casalinghe, giornalisti, e perfino riferimenti cronometri - il passo in avanti è stato fatto. Si, perchè ora il posteriore della moto è finalmente stabile. Serve cambiare l'anteriore, ma per questo servirebbero cambiamenti radicali, profondi....un telaio? Ecco, forse quello potrebbe essere una soluzione, ma significherebbe riprogettare per intero una moto ed un propulsore, cosa impossibile per una casa come Ducati, almeno per il momento. O forse no?


Gasamaneètta

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