martedì 5 luglio 2011

Motogp: Spettacolo Mugello...no aspetta...Spettacolo?!



Mugello esaltante si è detto. Si certo, è stato uno dei migliori Gran Premi della stagione. Ma ogettivamente, da quanto tempo, in quella che viene considerata la classe regina, non si vede un duello fin sotto la bandiera a scacchi?
Sinceramente, ricordatemelo perchè io non me lo ricordo.



Guardi la F1 e vedi un Gp di Barcellona che finisce con Vettel incalzato da Hamilton, o un Gp del Canada con Button che rimonta e va a vincere all'ultimo giro.
Guardi la Indycar e vedi duelli ruota contro ruota a più di 300 orari per giri e giri.
Guardi la Superbike o la Supersport e vedi arrivi in volata, sportellate, e colpi al limite

Guardi la Motogp e vedi l'attacco decisivo per la vittoria - nella fattispecie quelli di sua maestà Jorge Lorenzo - realizzato magistralmente alla Casanova Savelli. Si ok, ma a 6 giri dalla fine. Il resto è stato un monologo di Moto che corrono su binari, che non vanno mai in crisi.

No, non ci siamo, perchè se questo è spettacolo, allora l'edizione del Mugello del 2005, con quattro italiani a sportellarsi tra la San Donato e la Bucine cosa è stata? L'Apocalisse?

Ma basti semplicemente pensare alla prima vittoria di Valentino Rossi in 500cc - la vera classe regina, altro che quest'accrocchio di elettronica - a Donington Park con l'asfalto che si asciugava e le moto che minacciavano il disarcionamento più o meno ogni 10 metri. E colui che sarebbe divantato "The Doctor", a lottare furiosamente con Kenny Roberts e Jeremy McWilliams. Ecco, quelli erano duelli.

Insomma, se spettacolo deve essere, che almeno sia durevole e protratto. Non UN attacco e poi posizioni congelate per il resto della gara. E - sinceramente - non può essere colpa dei piloti attuali, accomunati un pò troppo spesso all'aggettivo "fighetta" solo perchè dalla tv sembra non vogliano attaccare: i primi tre del Mugello hanno girato con il passo dell'1'48'', una mostruosità dall'inizio alla fine.

Tornare a "meno elettronica" per un maggiore spettacolo, come invocato da qualcuno sembra impossibile. Perchè il progresso tecnologico deve andare avanti. Sarà, ma allora mi chiedo perchè in America dell'evoluzione tecnologica nelle corse se ne fregano bellamente - vedi Indycar - mantenendo standard elevati, ricerca e sviluppo in aree strategiche (le nuove vetture 2012 by Dallara con protezioni alle ruote ne sono un esempio) e spettacolo pieno, perchè in F1 hanno capito che le gomme non devono durare 10000 giri con le stesse performance ma devono degradarsi, e in Motogp, in nome di questa ricerca e sviluppo abbiamo gomme che permettono performance-monstre dal primo all'ultimo giro (ma guai a farle freddare anche per 100 metri...chiedere informazione a un certo V.R) che tengono le moto su binari? Ricerca signori, ricerca.....

Io però mi ricordo che Bridgestone se ne andò dalla F1 proprio per concentrarsi su ricerca e sviluppo del prodotto, e che minacciava di andar via dalla Motogp per lo stesso motivo.....mah..


Gasamaneètta

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